L’Outdoor Education è una forma di educazione diffusa che si espleta in diversi spazi educativi (non limitata allo spazio dell’edificio scolastico). Essa nasce nei paesi del Nord Europa e solo ultimamente si sta diffondendo in Italia.
- È una metodologia didattica attiva, partecipativa ed interattiva secondo un approccio costruttivista esperienziale e ludico.
- È impostata sulle caratteristiche del territorio e sul contesto sociale e culturale in cui la scuola è collocata.
Gli elementi distintivi dell’OE sono tre: apprendimento, ambiente e benessere.
L’approccio pedagogico dell’OE è uno sviluppo del pensiero educativo sei-settecentesco di John Locke (1632-1704) e di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), che hanno evidenziato il legame tra esperienza e apprendimento, hanno fatto emergere il ruolo dell’ambiente esterno nell’attivazione dei processi cognitivi.
Alcune esperienze pedagogiche anticipatrici dell’OE sono quelle di:
- John Amos Comenio (1592-1670), il padre dell’educazione moderna.
- Johann Heinrich Pestalozzi (1746-1827), con l’idea di diffusione dell’istruzione alle classi più povere
- Friedrich Wilhelm August Fröbel (1782-1852), con il suo Kindergarten
- Margaret McMillan (1860-1931) e la sua Open Air Nursery School
- Gösta Frohm (1908-1999) e la sua Skogsmulle School.
Inoltre, l’OE si ricollega al pensiero pedagogico di Rudolf Steiner (1861-1925), di Maria Montessori (1870-1952) e di John Dewey (1859-1952), così come sono forti i contatti tra OE e l’esperienza di Robert Baden-Powell (1857-1941), fondatore dello scoutismo.
Ricordiamo anche Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) – la scuola rinnovata-, Mario Lodi (1922-2014) e Bruno Ciari (1923-1970) – Movimento di cooperazione educativa, e Alberto Manzi (1924-1997) – Non è mai troppo tardi.
Sitografia e bibliografia
Bordonaro, L. (2019). Giù le cattedre. GAEditori.
Bordonaro, L., Garaffo, T. (2022). La scuola fuori. GAEditori.
Mottana, P., Campagnoli, G. (2020) Educazione diffusa, istruzioni per l’uso. Terra nuova Edizioni.